Mignolina
on mercoledì 10 ottobre 2012
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«Mignolina passò molti posti, e gli uccellini che erano nei cespugli, vedendola, cantavano: «Che graziosa fanciulla!». La foglia andava sempre più lontano, così Mignolina si trovò all'estero.
Una farfallina bianca continuò a volare intorno a lei e infine si posò sulla foglia, perché Mignolina le piaceva tanto. La piccola era così felice perché il rospo non poteva più raggiungerla e perché tutto era bello intorno a lei: il sole brillava sull'acqua e la rendeva dorata. Allora si tolse la cintura e legò la farfallina alla foglia: in questo modo la foglia viaggiava molto più in fretta e così lei, dato che stava sulla foglia.
Improvvisamente giunse ronzando un maggiolone che la vide e subito la afferrò con la zampa alla vita sottile e la portò in cima a un albero, la verde foglia intanto continuava a galleggiare lungo il torrente e la farfalla la seguiva, dato che era legata alla foglia e non poteva liberarsi.
Dio mio, come si spaventò la povera Mignolina quando il maggiolone la portò volando sull'albero, ma era ancora più addolorata per la bella farfallina bianca che lei stessa aveva legato alla foglia; così non si sarebbe potuta liberare e sarebbe forse morta di fame. Ma di questo il maggiolone non si curava. Si posò con la fanciulla sulla più grande foglia verde dell'albero, le diede da mangiare il polline dei fiori e le disse che era così carina, anche se non assomigliava affatto a un maggiolino. Poi giunsero in visita tutti gli altri maggiolini che abitavano sull'albero; guardarono Mignolina e le giovani maggioline arricciarono le antenne e dissero: «Ha solo due gambe, che miseria», «Non ha neppure le antenne!», «È così magra in vita, assomiglia a un essere umano! Com'è brutta!». Così dissero tutte le maggioline, e dire che Mignolina era in realtà così graziosa! E questo lo pensava anche il maggiolone che l'aveva presa, ma quando tutti gli altri dissero che era brutta, alla fine lo credette anche lui. Non la volle più tenere con sé, poteva andare dove voleva. Volarono giù dall'albero e la posarono su una margherita; lei piangeva, perché era così brutta che i maggiolini non la volevano con loro, ma in realtà era la più bella che si potesse immaginare, delicata e luminosa come il più bel petalo di rosa.
Mignolina
on venerdì 8 giugno 2012
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«Sarebbe un'ottima moglie per mio figlio» pensò il rospo; prese il guscio di noce in cui Mignolina dormiva e saltò attraverso il vetro giù nel giardino.
Passava di li un grande e ampio torrente, ma nel punto più largo era pieno di pantano e fango; proprio lì abitava il rospo con suo figlio. Uh! anche lui era sporco e brutto, assomigliava tutto a sua madre: «Koax, koax, brekke-ke-kex!» fu tutto quel che disse vedendo la graziosa bambina nel guscio di noce.
«Non parlare così forte, altrimenti si sveglia!» disse la vecchia «e potrebbe anche andarsene da noi, dato che è leggera come una piuma di cigno! potremmo metterla nel torrente su una grande foglia di ninfea; per lei che è così leggera e piccola, sarà come un'isola! così non potrà andarsene via mentre noi prepariamo la sala sotto il fango dove dovrete andare a abitare!»
Nel torrente crescevano moltissime ninfee con le larghe foglie verdi che sembrava galleggiassero sull'acqua; la foglia più lontana di tutte era anche la più grande, e lì nuotò il vecchio rospo e depose il guscio della noce con Mignolina.
La poverina si svegliò presto quella mattina e quando vide dove si trovava cominciò a piangere amaramente, perché c'era acqua da tutte le parti della grande foglia verde e lei non poteva raggiungere la terra.
Il vecchio rospo era giù nel fango e stava decorando la sua stanza con giunco e boccioli gialli di ninfea: tutto doveva essere bello per la nuova nuora; poi nuotò col figlio fino alla foglia dove si trovava Mignolina, volevano prendere il suo bel lettino e metterlo nella stanza della sposa prima che vi giungesse lei stessa.
Il vecchio rospo si inchinò profondamente nell'acqua davanti a lei e disse: «Ora vedrai mio figlio, che diventerà tuo marito, e abiterete felicemente nel fango!».
«Koax, koax, brekke-ke-kex!» fu tutto quello che il figlio disse.
Presero il bel lettino e nuotarono via, e Mignolina rimase da sola a piangere sulla foglia verde, perché non voleva abitare con il brutto rospo e neppure sposare il suo brutto figlio. I pesciolini che nuotavano nell'acqua lì vicino avevano visto il rospo e avevano sentito quel che egli aveva detto, quindi si affacciarono per vedere la bambina. Vedendola, la trovarono molto carina e li addolorò molto pensare che dovesse andare a vivere con il brutto rospo. No, non doveva accadere! Si riunirono intorno al gambo che teneva la foglia su cui la bimba si trovava, rosicchiarono il gambo, così la foglia galleggiò via lungo il torrente, via con Mignolina, lontano, dove il rospo non poteva arrivare.
il biscotto felice
on martedì 5 giugno 2012
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ecco il mio amico biscottino che si diverte un sacco prima di essere divorato…
… una fotina in attesa di pubblicare qualche nuovo disegno (ho mille matite pronte ma, ora che c'è la bella stagione, non riesco proprio a mettermi a colorarle a computer).
… una fotina in attesa di pubblicare qualche nuovo disegno (ho mille matite pronte ma, ora che c'è la bella stagione, non riesco proprio a mettermi a colorarle a computer).
Mignolina
on domenica 15 aprile 2012
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«È proprio un bel fiore!» disse la donna, e baciò i petali rossi e gialli, ma mentre lei lo baciava, il fiore, con uno scoppio, si aprì. Era proprio un tulipano, ora lo si poteva vedere, ma in mezzo al fiore, sul pistillo verde, c'era una bambina piccolissima, delicata e graziosa; non era più grande di un mignolo e perciò venne chiamata Mignolina.
Come culla ebbe un bel guscio di noce laccato, petali di viola azzurra erano il suo materasso e un petalo di rosa la coperta così dormiva di notte, ma di giorno giocava sul tavolo, dove la donna aveva messo un piatto pieno d'acqua con tutt'intorno una corona di fiori, coi gambi immersi nell'acqua. Lì galleggiava un grande tulipano e Mignolina vi navigava da un lato all'altro del piatto; per remare usava due peli di cavallo. Era così graziosa; sapeva anche cantare, e così bene non si era mai sentito prima.
Una notte, mentre dormiva nel suo lettino, entrò un brutto rospo femmina saltando dalla finestra, che aveva un vetro rotto. Il rospo era sporco, grande e bagnato e saltò proprio sul tavolo, dove Mignolina dormiva sotto il petalo di rosa rossa.
Thumbelina
Within the flower, upon the green velvet stamens, sat a very delicate and graceful little maiden. She was scarcely half as long as a thumb, and they gave her the name of “Thumbelina,” or Tiny, because she was so small. A walnut-shell, elegantly polished, served her for a cradle; her bed was formed of blue violet-leaves, with a rose-leaf for a counterpane. Here she slept at night, but during the day she amused herself on a table, where the woman had placed a plateful of water. Round this plate were wreaths of flowers with their stems in the water, and upon it floated a large tulip-leaf, which served Tiny for a boat. Here the little maiden sat and rowed herself from side to side, with two oars made of white horse-hair. It really was a very pretty sight. Tiny could, also, sing so softly and sweetly that nothing like her singing had ever before been heard. One night, while she lay in her pretty bed, a large, ugly, wet toad crept through a broken pane of glass in the window, and leaped right upon the table where Tiny lay sleeping under her rose-leaf quilt.
Mignolina
on sabato 17 marzo 2012
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di Hans Christian Andersen
C'era una volta una donna che desiderava molto avere una bambina, ma non sapeva come ottenerla; così un giorno andò da una vecchia strega e le disse: «Desidero dal profondo del cuore avere una bambina, mi vuoi dire come posso fare per averla?».
«Sì, posso aiutarti» disse la strega. «Questo è un granello d'orzo, ma non è di quelli che crescono nei campi del contadino e neppure di quelli che mangiano i polli; mettilo in un vaso e vedrai cosa succederà!»
«Grazie molte» replicò la donna, e diede alla strega dodici centesimi; poi andò a casa, piantò il granello d'orzo e subito crebbe un bel fiore grande, sembrava un tulipano, ma i petali restavano chiusi come fosse ancora una gemma.
[ continua…]
Thumbelina
There was once a woman who wished very much to have a little child, but she could not obtain her wish. At last she went to a fairy, and said, “I should so very much like to have a little child; can you tell me where I can find one?”
“Oh, that can be easily managed,” said the fairy. “Here is a barleycorn of a different kind to those which grow in the farmer's fields, and which the chickens eat; put it into a flower-pot, and see what will happen.”
“Thank you,” said the woman, and she gave the fairy twelve shillings, which was the price of the barleycorn. Then she went home and planted it, and immediately there grew up a large handsome flower, something like a tulip in appearance, but with its leaves tightly closed as if it were still a bud.
C'era una volta una donna che desiderava molto avere una bambina, ma non sapeva come ottenerla; così un giorno andò da una vecchia strega e le disse: «Desidero dal profondo del cuore avere una bambina, mi vuoi dire come posso fare per averla?».
«Sì, posso aiutarti» disse la strega. «Questo è un granello d'orzo, ma non è di quelli che crescono nei campi del contadino e neppure di quelli che mangiano i polli; mettilo in un vaso e vedrai cosa succederà!»
«Grazie molte» replicò la donna, e diede alla strega dodici centesimi; poi andò a casa, piantò il granello d'orzo e subito crebbe un bel fiore grande, sembrava un tulipano, ma i petali restavano chiusi come fosse ancora una gemma.
[ continua…]
Thumbelina
There was once a woman who wished very much to have a little child, but she could not obtain her wish. At last she went to a fairy, and said, “I should so very much like to have a little child; can you tell me where I can find one?”
“Oh, that can be easily managed,” said the fairy. “Here is a barleycorn of a different kind to those which grow in the farmer's fields, and which the chickens eat; put it into a flower-pot, and see what will happen.”
“Thank you,” said the woman, and she gave the fairy twelve shillings, which was the price of the barleycorn. Then she went home and planted it, and immediately there grew up a large handsome flower, something like a tulip in appearance, but with its leaves tightly closed as if it were still a bud.